Bottanuco è un comune della provincia di Bergamo, situato nella cosiddetta “Isola bergamasca” (altrimenti detta “Isola brembana”), posto sulla riva orografica sinistra del fiume Adda. Il territorio comunale si sviluppa su una zona prevalentemente pianeggiante, fatta eccezione per la parte occidentale che presenta un avvallamento naturale verso il fiume, che rappresenta il confine con la provincia milanese.
Nel corso del tempo l'identità del paese, costituito dai due nuclei abitativi storici di Bottanuco e di Cerro, si è costruita sull'essenzialità vitale di due fondamentali elementi.
In primo luogo, la terra, che qui era difficile da lavorare, non generosa, per la scarsa fertilità del suolo e la forte parcellizzazione della proprietà. Per lunghi secoli la storia del paese è tutta nel lavoro esclusivo di questa terra, lavoro affidato, fin dall'alto Medioevo, a poveri contadini alle dipendenze di grandi enti ecclesiastici cittadini, di Luoghi Pii, di famiglie nobili di Bergamo.
In secondo luogo, l'acqua, che qui è appunto l'acqua del fiume Adda, che scende dalle Alpi, attraversa il Lago di Como e a Bottanuco scorre ampio e solenne.
La comunità locale per secoli si è ritrovata sulle rive del fiume: per cavare pietre, per raccoglier legna, per fare il bucato, per pescare, per innamorarsi.
È anche l'acqua delle sorgenti e dei fontanili che sino agli anni ’60 del Novecento muovevano la ruota del mulino Mojoli, luogo eletto d'incontro dei contadini che vi recavano granoturco e frumento da macinare.
Da quella roggia si attinse la prima acqua potabile per le case di Bottanuco, momento epocale che segnò la fine del secolare mulino e l'avvio di una nuova epoca.